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Feb

Le misure di prevenzione per evitare il contagio da Coronavirus

I coronavirus sono parte di una grande famiglia di virus incapsulati che causano malattie di diverse entità: alcuni ceppi possono portare a un comune raffreddore, mentre altri a malattie respiratorie più gravi come la SARS (Sindrome Respiratoria Acuta Grave) e la MERS (Sindrome Respiratoria Mediorientale)[1].

Il Novel Coronavirus (COVID-19), è un nuovo ceppo che è stato identificato per la prima volta negli esseri umani nella città di Wuhan, situata in Cina, nel dicembre 2019.

Il COVID-19 è un virus zoonotico: come i suoi predecessori SARS-CoV e MERS-CoV, viene trasmesso dagli animali agli esseri umani. Al momento non si conosce ancora quale sia l’animale responsabile di aver trasmesso l’infezione all’essere umano, anche se le informazioni a disposizione inducono a pensare che gli animali domestici non siano responsabili della trasmissione del virus.

Il contagio può avvenire anche da persona a persona tramite il contatto con goccioline di saliva di persone infette, o tramite il contatto con superfici contaminate; secondo il Journal of Hospital Infection, il virus può sopravvivere fino a 9 giorni sulle superfici inanimate[2].

Il periodo di incubazione del virus va dai 2 ai 14 giorni dal momento dell’esposizione[3].

I sintomi più comuni, che potrebbero segnalare un’insorgenza di infezione, sono:

  • febbre
  • tosse
  • fiato corto
  • difficoltà respiratorie

Nei casi più gravi, l’infezione da COVID-19 può causare anche polmonite, grave sindrome respiratoria, insufficienza renale e morte[1].

A differenza del SARS-CoV e del MERS-CoV, il COVID-19 sembra avere un livello di pericolosità inferiore in proporzione[4][5]. Purtroppo però, il virus si sta diffondendo velocemente e il numero di persone infette è molto più alto di quello generato dai suoi predecessori, circa dieci volte superiore a quello della SARS: al momento (25 febbraio 2020) i casi registrati in tutto il mondo sono circa 80.000 e continuano a crescere[6].

Per ora non sono note delle terapie per contrastare l’infezione da Novel Coronavirus, pertanto è fondamentale adottare dei protocolli di prevenzione e controllo delle infezioni tramite alcune misure specifiche.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia di seguire alcune misure di prevenzione per evitare il trasferimento dell’infezione[7]. Eccone un riassunto:

  • utilizzare mascherine in caso di sintomi sospetti per non diffondere i microorganismi;
  • evitare il contatto ravvicinato con chiunque presenti sintomi quali tosse o febbre;
  • in caso di tosse, febbre e difficoltà respiratorie rivolgersi immediatamente al medico o contattare il numero verde di emergenza messo a disposizione a livello nazionale o regionale;
  • coprire la bocca con un fazzoletto o con il braccio flesso quando si tossisce o si starnutisce; gettare immediatamente il fazzoletto e lavarsi le mani;
  • lavarsi le mani frequentemente con acqua e sapone nel caso in cui siano visibilmente sporche; nel caso in cui siano pulite, è preferibile l’uso di un sapone alcolico con funzione antisettica;
  • evitare il contatto delle mani con occhi, naso e bocca prima di averle lavate accuratamente;
  • evitare il contatto con superfici inanimate prima di aver lavato accuratamente le mani;
  • disinfettare le superfici inanimate con prodotti dove sia indicata almeno la funzione “limitatamente virucida”, ossia efficaci contro i virus incapsulati come il Coronavirus[8].

Infine, l’American Dental Association ha messo a disposizione un vademecum specifico per le cliniche odontoiatriche dove riporta le seguenti linee guida[9]:

  • individuare e isolare i pazienti che presentano sintomi respiratori acuti;
  • fornire mascherine chirurgiche ai pazienti in sala d’attesa con sintomi potenziali (come ad esempio leggera tosse o starnuti). Fornire loro fazzoletti monouso e cestini ad apertura senza contatto per gettare i fazzoletti usati;
  • il personale della clinica a contatto con i pazienti deve utilizzare mascherine monouso, guanti non sterili, camici e occhiali per evitare il potenziale contagio;
  • il personale della clinica e i pazienti devono lavarsi le mani con acqua e sapone o con una soluzione alcolica dopo il possibile contatto con secrezioni respiratorie o superfici contaminate;
  • è molto importante seguire rigorosamente i protocolli di disinfezione di routine all’interno della clinica.

Per la disinfezione delle superfici si consiglia di NON UTILIZZARE soluzioni “fai da te”, ma di affidarsi solamente a prodotti certificati secondo la normativa europea EN 14476 e/o quella tedesca DVV/RKI, che assicurano che il prodotto è stato testato ed è efficace contro le tipologie di virus specificate.

I prodotti privi di certificazione o le soluzioni “fatte in casa” sono molto pericolosi perché la loro efficacia nei confronti dei microorganismi non è testata: rischiano altresì di rinforzarli e di renderli immuni alle pratiche di disinfezione.

Zhermack offre una vasta gamma di prodotti per le superfici e per altre applicazioni efficaci contro i virus incapsulati, compreso il COVID-19. La linea Zeta Hygiene, presente da più di dieci anni nel settore della disinfezione, rende sicuro il lavoro dei professionisti perché testata secondo le più recenti normative europee.

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Fonti:

[1] World Health Organization (WHO), https://www.who.int/health-topics/coronavirus

[2]Kampf G, Todt D, Pfaender S, Steinmann E, Persistence of coronaviruses on inanimate surfaces and its inactivation with biocidal agents, Journal of Hospital Infection, https://doi.org/10.1016/j.jhin.2020.01.022

[3] World Health Organization (WHO), https://www.who.int/news-room/q-a-detail/q-a-coronaviruses

[4] Smith R., Responding to global infectious disease outbreaks: Lessons from SARS on the role of risk perception, communication and management https://doi.org/10.1016/j.socscimed.2006.08.004

[5] World Health Organization (WHO), https://www.who.int/csr/don/31-january-2020-mers-united-arab-emirates/en/

[6] World Health Organization (WHO), https://www.who.int/emergencies/diseases/novel-coronavirus-2019/situation-reports

[7]World Health Organization (WHO): Infection prevention and control during health care when novel coronavirus (nCoV) infection is suspected. Interim guidance. 2020. WHO/2019-nCoV/IPC/v2020.

[8] World Health Organization (WHO), https://www.who.int/news-room/q-a-detail/q-a-on-infection-prevention-and-control-for-health-care-workers-caring-for-patients-with-suspected-or-confirmed-2019-ncov

[9] American Dental Association (ADA): Infectious Diseases: 2019 Novel Coronavirus. https://success.ada.org/en/practice-management/patients/infectious-diseases-2019-novel-coronavirus?_ga=2.153538490.386659501.1582618359-1502473633.1575562435