La terapia con allineatori trasparenti ha guadagnato velocemente popolarità grazie alla sua maggiore estetica e al suo comfort rispetto agli apparecchi fissi. Queste caratteristiche hanno portato un grande numero di pazienti adulti ad intraprendere una terapia ortodontica.
Approcciando il paziente adulto ortodonticamente spesso si incontrano necessità di tipo protesico-chirurgiche; per questo motivo, trattamenti esclusivamente ortodontici si sono quindi tramutati in più complessi trattamenti multidisciplinari.
Tuttavia, una crescente quantità di studi clinici e revisioni sistematiche hanno evidenziato limiti intrinseci in termini di biomeccanica, prevedibilità e stabilità a lungo termine. Le principali criticità includono la limitata capacità biomeccanica (specialmente in alcuni movimenti), i limiti dei materiali, la dipendenza dalla stretta collaborazione del paziente, l’efficacia ridotta nei casi complessi e le lacune nella letteratura riguardo la stabilità e gli effetti avversi a lungo termine.
Riconoscere tali limiti è essenziale per una selezione adeguata dei casi e per gestire correttamente le aspettative del paziente. Gli allineatori si dimostrano efficaci nei casi lievi o moderati, ma la loro efficacia nei movimenti complessi resta controversa (1).
Limiti biomeccanici
Uno dei limiti principali degli allineatori trasparenti risiede nella biomeccanica intrinseca del sistema e dall’espressione dei vettori di forza che vengono applicati. A differenza degli apparecchi fissi, che utilizzano archi e attacchi per fornire forze continue e multi-vettoriali, gli allineatori agiscono tramite pressione superficiale generata dalla deformazione del materiale plastico. Ciò limita a livello biomeccanico la precisione e l’intensità dei vettori delle forze applicabili (2).
Nello specifico, alcuni movimenti, utilizzando gli allineatori, sono particolarmente complessi.
- Torque e controllo radicolare: la capacità degli allineatori di controllare l’inclinazione radicolare o il torque è limitata. Nei casi con estrazioni, ad esempio, si possono osservare divergenze apicali (3).
- Movimenti corporei: ottenere una traslazione pura del dente è molto complesso poiché va inserita una coppia di forze efficace e, spesso, si osserva prima un’inclinazione (tipping).
- Rotazione dei denti cilindrici: denti come i canini o premolari sono difficili da ruotare a causa della forma e della scarsa presa dell’allineatore.
- Movimenti verticali: intrusioni ed estrusioni sono tra i movimenti meno prevedibili.
Un recente studio internazionale di consenso tra esperti ha confermato che i limiti biomeccanici rimangono tra le principali sfide della terapia con allineatori (4).
Limiti dei materiali e predicibilità
Anche le proprietà fisiche dei materiali plastici utilizzati per la realizzazione degli allineatori possono influenzare negativamente la terapia. I materiali infatti subiscono deformazioni da stress, espansione per assorbimento di umidità e perdita di rigidità con l’utilizzo (5).
Studi clinici mostrano che alcuni movimenti previsti, spesso, non si realizzano nella pratica. In particolare, movimenti come intrusioni, rotazioni e tipping sono meno accurati rispetto alle previsioni digitalmente programmati (6). In una revisione sistematica, molti movimenti dentali risultavano solo parzialmente prevedibili e spesso erano necessari multipli cicli di “rifinitura” (7).
Complessità dei casi e indicazioni
Data la biomeccanica limitata, gli allineatori sono indicati solo per malocclusioni lievi o moderate. (1,4). Le indicazioni più solide sono per affollamento moderato, spaziatura lieve e correzioni semplici. Malocclusioni severe, denti inclusi e disallineamenti scheletrici importanti restano controindicazioni.
Studi comparativi mostrano che gli apparecchi fissi ottengono risultati migliori in casi complessi, specialmente in presenza di estrazioni o necessità di controllo radicolare (8).
Una recente revisione (9), inoltre, fa emergere come la correzione del morso aperto anteriore in pazienti adulti con allineatori richieda ausili aggiuntivi, più cicli di trattamento e spesso risultati inferiori alle aspettative.
Collaborazione del paziente
Un altro limite critico è la completa correlazione dell’efficacia del trattamento con la completa collaborazione del paziente. Gli allineatori, infatti, devono essere indossati per almeno 20–22 ore al giorno per essere efficaci. La mancata collaborazione può portare a ritardi o fallimenti nel trattamento.
Una revisione sistematica ha confermato che la collaborazione del paziente è un fattore chiave per il successo clinico (10). Inoltre, Un recente consenso internazionale ha sottolineato come la prevedibilità dipenda fortemente dalla compliance (4).
Da ultimo, ma non per importanza, essendo rimovibili, gli allineatori possono essere persi, danneggiati o rimossi troppo a lungo, interrompendo la continuità delle forze e quindi il successo del trattamento.
Stabilità e dati a lungo termine
La stabilità a lungo termine del trattamento con allineatori risulta un argomento ancora non troppo trattato e approfondito. Gli studi disponibili hanno follow-up limitati e campioni circoscritti, rendendo difficile trarre conclusioni definitive; allo stesso modo, anche il rischio di recidiva e i danni radicolari sono poco indagati. (4,11)
Vi sono, inoltre, preoccupazioni emergenti su possibili effetti avversi specifici degli allineatori, come il rilascio di microplastiche nel lungo periodo o impatti sulla morfologia dell’articolazione temporo-mandibolare (1).
Allineatori dentali: considerazioni finali
Gli allineatori trasparenti offrono vantaggi estetici e pratici, ma i loro limiti biomeccanici, la necessaria stretta collaborazione col paziente e la bassa prevedibilità in alcuni specifici movimenti ne riducono l’efficacia e la prevedibilità nei casi più complessi.
Serve attenzione da parte del clinico nella corretta selezione dei casi, ulteriore ricerca per migliorare materiali, protocolli clinici e la necessità di ottenere una completa raccolta di dati a lungo termine.
- Hartogsohn, C. R., & Sonnesen, L. (2025). Clear aligner treatment: indications, advantages, and adverse effects—A systematic review. Dentistry Journal, 13(1), 40. https://www.mdpi.com/2304-6767/13/1/40
- Doomen, R. A., Aydin, B., & Kuitert, R. (2018). Possibilities and limitations of treatment with clear aligners. An orientation. Nederlands tijdschrift voor tandheelkunde, 125(10), 533-540.
- Patel, H. G., Kubavat, A. K., Patel, K. V., Kayastha, Y. A., & Patel, S. H. (2025). Clear aligner effectiveness in first premolar extraction orthodontic cases: A systematic review of tooth movement predictability. Journal of Oral Research and Review, 17(2), 153-163.
- D’Antò, V., Oliva, G., Nieri, M., Clauser, T., Statie, M. D., Nucci, L., … & Franchi, L. (2025). Indications and limits of clear aligner therapy: an international modified Delphi consensus study. Progress in Orthodontics, 26(1), 28.
- Nugent, G., Munoz, A., Louca, C., & Vichi, A. (2025). In Vitro Flexural Testing of Clear Aligner Materials: A Scoping Review of Methods, Results, and Clinical Relevance. Applied Sciences, 15(13), 7516.
- Bilello, G., Fazio, M., Amato, E., Crivello, L., Galvano, A., & Currò, G. (2022). Accuracy evaluation of orthodontic movements with aligners: a prospective observational study. Progress in Orthodontics, 23(1), 12.
- Johal, A., Fleming, P. S., Al Jawad, F., & DiBiase, A. T. (2019). Effectiveness of clear aligner therapy for orthodontic treatment: A systematic review. Orthodontics & Craniofacial Research, 22(3), 133–142. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/31651082/
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- Olteanu, N. D., Romanec, C., Cernei, E. R., Karvelas, N., Nastri, L., & Zetu, I. N. (2025). Scoping Review—The Effectiveness of Clear Aligners in the Management of Anterior Open Bite in Adult Patients. Medicina, 61(6), 1113.
- Chakraborty D, Sahoo N, Dash B, Mohanty B, Jena S. Clinical Effectiveness of Clear Aligner Therapy During Interceptive Orthodontic Treatment in Adolescent Patients: A Systematic Review and Meta-Analysis. Cureus. 2025 Jul 17;17(7):e88157. doi: 10.7759/cureus.88157. PMID: 40821259; PMCID: PMC12357539.
- Vigneshkumar, V., Deepak, E. R., Ferreira, V., Waremani, A. S., Nishaevitha, N. A. K., Ammal, K. T., & Singh, G. (2024). Accuracy and Stability of Clear Aligner Treatment: A Systematic Review. Journal of Pharmacy and Bioallied Sciences, 16(Suppl 4), S3077-S3079.
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