Da alcuni studi americani preliminari, risulta che il Coronavirus possa resistere sulle superfici di oggetti inanimati per alcuni giorni, conservando la sua capacità infettante. Come riuscire ad eliminarlo?
Nelle ultime settimane si è parlato molto delle modalità di trasmissione del Coronavirus e delle azioni che ognuno di noi può svolgere per contrastare la sua diffusione.
Un argomento di cui si conosce ancora poco è la sua capacità di sopravvivere e di mantenere la carica infettante a contatto con le superfici. Nei giorni scorsi, il noto virologo italiano Roberto Burioni ha parlato, nel suo blog Medical Facts[1], di uno studio americano[2] condotto sull’argomento.
Nonostante si tratti di dati preliminari da confermare con ulteriori test, lo studio ci segnala che il virus non solo è in grado di sopravvivere su diversi tipi di superficie (rame, cartone, acciaio, plastica) per alcuni giorni, ma anche di conservare la sua carica infettante (anche se essa diminuisce con il passare del tempo)[1].
Di conseguenza, il rischio di infezione si presenta anche quando le persone toccano una superficie che è stata contaminata anche da diverse ore e, successivamente, si portano le mani al volto[1]: oltre alla necessità imprescindibile di adottare delle corrette procedure di lavaggio delle mani, è quindi essenziale disinfettare correttamente anche le superfici.
Come assicurarsi di inattivare efficacemente il virus?
Per assicurarsi una disinfezione completa e sicura sulle superfici, è utile scegliere un prodotto che presenti le seguenti caratteristiche.
Spettro di efficacia adeguato
Innanzitutto è importante che il prodotto sia efficace nei confronti dei virus incapsulati e che tale attività sia certificata secondo la normativa EN 14476 e/o la normativa DVV/RKI. Secondo il Robert Koch Institut[3] (istituto tedesco responsabile per il controllo e la prevenzione delle malattie infettive) infatti, i disinfettanti che riportano in etichetta lo spettro d’azione “virucida” o “limitatamente virucida” secondo EN 14476 o DVV/RKI sono efficaci contro il SARS-CoV-2[4], ossia il nuovo Coronavirus.
Non tossicità per l’operatore
In secondo luogo, si consiglia di scegliere un prodotto che non contenga sostanze pericolose per la salute dell’operatore, come ad esempio aldeidi (e.g. Glutaraldeide)[5] e fenoli (e.g. Ortofenilfenolo)[6] che provocano grave irritazione della pelle e degli occhi in caso di contatto e delle vie respiratorie se inalati, oppure la Biguanide, sospetto cancerogeno sotto investigazione da parte dell’ECHA, European Chemicals Agency[7].
Compatibilità con le superfici da disinfettare
Infine, è fondamentale valutare la compatibilità dei prodotti con le superfici che verranno trattate: si raccomanda di utilizzare soluzioni a base di alcol soltanto su superfici ad esso resistenti, mentre per superfici più delicate, come ad esempio ecopelle o plastica, è consigliabile utilizzare prodotti privi di alcol per evitare di danneggiarle.
In commercio sono disponibili diversi tipi di prodotti, che si dividono in due grandi macro-categorie: prodotti a base alcolica e prodotti privi di alcol.
All’interno di entrambe le categorie sono presenti sia prodotti spray, sia salviette imbibite con una soluzione disinfettante.
Come utilizzare i prodotti per eseguire una corretta disinfezione?
Prima dell’applicazione, si raccomanda di consultare sempre le istruzioni di utilizzo: all’interno è riportata la tipologia di superfici con cui il prodotto è compatibile, la modalità di applicazione e il tempo d’azione, che dev’essere assolutamente rispettato se si vuole raggiungere l’attività microbicida indicata.
In generale, per eseguire una disinfezione corretta, è necessario:
- in caso di uso di spray, spruzzare il prodotto direttamente sulla superficie da disinfettare o tramite una salvietta;
- se si sta utilizzando una salvietta imbibita di disinfettante, è importante strofinare accuratamente la superficie da disinfettare;
- in entrambi i casi è essenziale assicurarsi che tutta la superficie da disinfettare sia coperta;
- a questo punto, è necessario lasciar agire il disinfettante sulla superficie per il tempo indicato nelle istruzioni in modo da eseguire correttamente il processo di disinfezione
- infine, alcuni prodotti dovranno essere rimossi con un panno bagnato, altri invece evaporeranno senza lasciare residui; anche in questo caso è importante seguire le indicazioni riportate nelle istruzioni d’uso.
Zhermack offre una vasta gamma di prodotti per le superfici e per altre applicazioni efficaci contro i virus incapsulati, compreso il nuovo Coronavirus.
La linea Zeta Hygiene, presente da più di dieci anni nel settore della disinfezione, rende sicuro il lavoro dei professionisti perché testata secondo le più recenti normative europee.
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Fonti
- Medical Facts, Blog di Roberto Burioni: https://www.medicalfacts.it/2020/03/16/coronavirus-quanto-resiste-sulle-varie-superfici/
- Aerosol and surface stability of HCoV-19 (SARS-CoV-2) compared to SARS-CoV-1: https://www.medrxiv.org/ content/10.1101/2020.03.09.20033217v2
- Robert Koch Institut (RKI): https://www.rki.de/EN/Home/homepage_node.html
- Robert Koch Institut (RKI): https://www.rki.de/DE/Content/InfAZ/N/Neuartiges_Coronavirus/Hygiene.html
- European Chemicals Agency (ECHA): https://echa.europa.eu/it/substance-information/-/substanceinfo/100.163.370
- European Chemicals Agency (ECHA): https://echa.europa.eu/it/substance-information/-/substanceinfo/100.001.812
- European Chemicals Agency (ECHA): https://echa.europa.eu/it/substance-information/-/substanceinfo/100.115.789