
Legionella pneumophila è un sottile batterio gram negativo flagellato del genere Legionella ed è responsabile nell’uomo di infezioni che interessano soprattutto l’apparato respiratorio. (1)
L’infezione può manifestarsi in una grave forma clinica chiamata Legionellosi o malattia del Legionario, chiamata così perché nel 1976 si diffuse una grave epidemia in un hotel di Philadelphia dove era in corso il raduno tra i partecipanti alla legione americana; ci furono 221 contagi e 34 vittime. Si identificò la fonte di contaminazione batterica nel sistema di aria condizionata dell’albergo.
La legionellosi si presenta come una polmonite infettiva dopo un’incubazione di 2-10 giorni. Tra le complicanze della legionellosi vi possono essere: ascesso polmonare, empiema, insufficienza respiratoria, shock, coagulazione intravasale disseminata, porpora trombocitopenica e insufficienza renale.
La mortalità complessiva della legionellosi è stimata tra il 5 e il 10%. Questo tasso è correlato da fattori specifici come la gravità della malattia, l’appropriatezza del trattamento antibiotico iniziale, il luogo in cui è stata contratta l’infezione, le condizioni pregresse del paziente e può arrivare al 40-80% nei pazienti immunodepressi non trattati. (1)
I rischi della legionella negli studi odontoiatrici
Legionella è presente endemicamente negli ambienti acquatici naturali e artificiali (fiumi, laghi, sorgenti termali). Da questi ambienti può però passare nei circuiti idrici artificiali come condotte cittadine, impianti idrici, serbatoi, tubature, fontane e piscine e trovare un habitat perfetto dove espandersi, amplificarsi e disseminarsi rappresentando un problema per la salute pubblica.
L’uomo può entrare in contatto con la legionella inalando o aspirando aerosol contenenti questo batterio. (2)
Per la potenziale gravità della malattia (soprattutto in soggetti defedati), per la modalità di contagio e per l’habitat di questo batterio, la legionella è sempre stato un problema da monitorare attentamente in ambito ospedaliero e soprattutto dentistico. Sono stati documentati casi di provata infezione di legionella avvenuta proprio nello studio dentistico, purtroppo anche risultati letali. (3-8)
Infatti, circuiti di aspirazione, filtri, circuiti idrici, sistemi di aria condizionata possono rivelarsi perfetti reservoirs di questi batteri.
Fattori di rischio: come prevenire la proliferazione della legionella
Il primo concetto da considerare per prevenire la diffusione della legionella e prevenire quindi casi di legionellosi che possono essere anche letali è la corretta progettazione degli impianti idrici-sanitari dello studio. Impianti di riscaldamento, di raffreddamento, di umidificazione degli ambienti sono da considerarsi impianti a rischio e occorre prestare estrema attenzione alla loro corretta manutenzione. (1)
Oltre alla normale manutenzione ordinaria è doveroso attuare misure preventive che prevedano la disinfezione di tutti gli impianti a rischio.
Occorre considerare che la legionella può sopravvivere e crescere organizzandosi in complessi biofilm e rendendosi quindi più difficile da eradicare. (2)
I fattori che aumentano la possibilità di proliferazione di questo tipo di batteri sono (2):
- Alcuni range di temperatura all’interno degli impianti idrici
- Non utilizzo di soluzioni disinfettanti
- Ristagni di acqua
Strategie di manutenzione e disinfezione per gli studi odontoiatrici
Oltre all’ordinaria manutenzione dell’aria condizionata, la sostituzione dei filtri, i controlli degli impianti di riscalamento, speciale attenzione va prestata al circuito idrico che arriva ad alimentare i riuniti odontoiatrici.
I manipoli, le turbine, gli ablatori ad ultrasuoni sono in grado di generare un’enorme quantità di aerosol che può rimanere in sospensione anche per diversi secondi. Questo aerosol può essere inalato dai pazienti ma anche dagli operatori e può andare a depositarsi nelle vie aeree inferiori. Se le particelle acquose (droplet) contengono un buon numero di batteri patogeni e il soggetto presenta altri fattori di rischio può svilupparsi un’infezione potenzialmente molto dannosa.
Altra via di contagio è l’aspirazione diretta di acqua nei polmoni. Normalmente avviene in soggetti con difetti della deglutizione ma in ambiente odontoiatrico, per la posizione e per il tipo di trattamenti, può avvenire e rappresenta un ulteriore rischio di contagio. (2)
In ambiente odontoiatrico, vengono proposte in letteratura diverse accortezze e strategie per prevenire casi di legionellosi e assicurare ai pazienti e agli operatori una buona qualità dell’acqua e dell’aria. (3,4,8)
Si consiglia innanzitutto l’utilizzo di sistemi idrici anti-ristagno e a circolazione continua, in modo da limitare il ristagno di acqua che, come è stato anticipato, costituisce un fattore di rischio per la proliferazione della legionella.
Pertanto, all’interno della linea idrica del riunito, si suggerisce di utilizzare acqua sterile invece dell’acqua principale. Altro sistema è l’applicazione di un trattamento disinfettante discontinuo o continuo, in grado di disgregare i biofilm e di disinfettare i circuiti non essendo comunque nocivo per il paziente.
È inoltre fondamentale anche il lavaggio giornaliero di tutte le uscite nella fase antecedente a ogni trattamento odontoiatrico; prima di qualsiasi procedura, infatti, è necessario utilizzare la turbina/manipolo per qualche secondo per poter far scorrere l’acqua rimasta ferma nei circuiti. A questo proposito viene consigliata l’installazione di filtri a monte dei manipoli e delle turbine.
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* Esclusa azione tubercolicida
Bibliografia
- https://www.epicentro.iss.it/legionellosi/#:~:text=Complessivamente%20la%20letalit%C3%A0%20della%20legionellosi,5%25%20e%20il%2010%25.&text=La%20legionellosi%20pu%C3%B2%20manifestarsi%20in,una%20forma%20molto%20meno%20grave.
- https://www.cdc.gov/legionella/causes/index.html
- Ricci, M. L., Fontana, S., Pinci, F., Fiumana, E., Pedna, M. F., Farolfi, P., … & Scaturro, M. (2012). Pneumonia associated with a dental unit waterline. The Lancet, 379(9816), 684.
- Ma’Ayeh, S. Y., Al‐Hiyasat, A. S., Hindiyeh, M. Y., & Khader, Y. S. (2008). Legionella pneumophila contamination of a dental unit water line system in a dental teaching centre. International journal of dental hygiene, 6(1), 48-55.
- Atlas, R. M., Williams, J. F., & Huntington, M. K. (1995). Legionella contamination of dental-unit waters. Applied and environmental microbiology, 61(4), 1208-1213.
- Challacombe, S. J., & Fernandes, L. L. (1995). Detecting Legionella pneumophila in water systems: a comparison of various dental units. The Journal of the American Dental Association, 126(5), 603-608.
- Tuvo, B., Totaro, M., Cristina, M. L., Spagnolo, A. M., Di Cave, D., Profeti, S., … & Casini, B. (2020). Prevention and control of Legionella and Pseudomonas spp. colonization in dental units. Pathogens, 9(4), 305.
- Lauritano, D., Nardone, M., Gaudio, R. M., Candotto, V., & Carinci, F. (2017). Risk assessment of colonization of legionella spp. in dental unit waterlines. Oral & Implantology, 10(3), 283.
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