La precisione nella registrazione dell’occlusione rappresenta un aspetto cruciale nella realizzazione di restauri protesici congrui (1–3).
Tra tutti i materiali utilizzati per la registrazione occlusale, gli elastomeri rappresentano l’ultima novità nel campo della registrazione occlusale (2).
Caratterizzati da una stabilità dimensionale ottimale, sono facili da maneggiare e non vengono percepiti dal paziente durante la fase di occlusione (4).
Una volta polimerizzati, sono facilmente modificabili, ossia possono venire tagliati o ribasati. Allo stesso tempo, questi materiali garantiscono un’elevata precisione nella riproduzione del dettaglio (5).
Caratteristiche e vantaggi dei siliconi per addizione (polivinilsilossani)
In particolare, i siliconi per addizione sono costituiti da una matrice organica di vinil-polisilossano rinforzata con particelle di riempitivo di vetro-silicato (6).
Grazie ad analisi elementali e molecolari fatte al SEM (scanning electron microscopy), è stato visto come alcuni di questi materiali, specialmente quelli scansionabili, presentino anche un alto contenuto di biossido di titanio (TiO2),utile a dare maggior riflettanza allo stesso e a soddisfare così i requisiti per la scansione ottica CAD/CAM (6).
Come invece dimostrato da analisi sulla polimerizzazione, la reazione di presa di questi polimeri sembra propagarsi in ogni direzione del materiale non appena base e catalizzatore vengono a contatto, e per un po’ anche oltre il tempo effettivo di indurimento del materiale (6).
Le quantità di catalizzatore possono poi variare da un materiale all’altro a seconda della velocità di reazione che si vuole ottenere, e si aggirano da 20–40 ppm a più di 200 ppm (7).
I polivinilsilossani possono essere soggetti ai fenomeni di contrazione da polimerizzazione inerenti in tutti i polimeri, specialmente nei momenti immediatamente successivi alla miscelazione di base e catalizzatore (6).
Tuttavia, i valori più alti di contrazione registrati corrispondono a discrepanze verticali inferiori a 10 µm (6), che rientrano nell’intervallo dei movimenti fisiologici dei denti (8).
Si aggiunga che il fatto che i polivinilsilossani risultino privi di sottoprodotti di reazione assicura alla registrazione occlusale una certa stabilità dimensionale (9).
Questo aspetto è estremamente rilevante da un punto di vista clinico, in quanto garantisce il corretto trasferimento del rapporto interocclusale ai modelli in articolatore (6,10).
Polivinilsilossani: svantaggi e possibili criticità
Il maggior possibile svantaggio risiede nel fatto che qualsiasi compressione applicata ai siliconi per addizione durante il montaggio dei modelli in gesso possa causare imprecisioni (11).
Infatti, dal momento che questi materiali sono elastomeri, essi si comportano similmente alla gomma naturale e questo può determinare un posizionamento imperfetto in articolatore (11).
Perciò risulta importante che siano sufficientemente elastici per essere facilmente rimossi dalla bocca, e sufficientemente rigidi da resistere alla deformazione durante il montaggio dei modelli in articolatore (12).
Occorre prestare attenzione alla scelta del materiale da registrazione occlusale, in quanto la resistenza alla compressione dipende sì dallo spessore, ma soprattutto dalla rigidità del materiale che varia anche all’interno degli A-silicones stessi (1,13,14). Queste risultano essere, inoltre, le ragioni per cui si usano materiali specifici e non materiali da impronta convenzionali per la registrazione occlusale.
Un altro possibile problema potrebbe essere dovuto alle complesse caratteristiche morfologiche delle superfici occlusali dei denti, che possono rendere difficile il riadattamento del materiale da registrazione ai modelli in gesso in fase di montaggio.
Questo problema, secondo alcuni autori, può essere risolto incorporando il materiale da registrazione nell’impronta, in modo che lo stesso risulti utile sia per la colatura del modello in gesso, sia per il trasferimento dell’occlusione (15).
L’importanza della tecnica di utilizzo del materiale
Alla luce di quanto esposto, emerge l’importanza della tecnica di utilizzo del materiale da registrazione occlusale. Altrettanto rilevante è l’utilizzo del materiale in relazione al caso clinico.
Sulla base delle condizioni intraorali, il professionista deve infatti optare per la combinazione più appropriata di materiale e tecnica. (1).
Secondo Prasad et al. (16), in presenza di una stabile posizione di massima intercuspidazione dentale, potrebbe non essere necessaria alcuna registrazione.
Al contrario, in caso di occlusione instabile, se si deve procedere con una registrazione della relazione intermascellare per l’intera arcata è bene impiegare materiali elastomerici.
Diversamente, in caso serva solo per alcuni segmenti o denti, la registrazione può avvenire utilizzando materiali più rigidi come la resina, il gesso o la pasta all’ossido di zinco (16,17).
Per ciascun clinico, dunque, la scelta del materiale da registrazione occlusale deve essere oculata.
Vuoi saperne di più sulle tecniche di registrazione occlusale?
Leggi il nostro approfondimento: Materiale per la registrazione occlusale: quale scegliere?
Tenendo conto dei diversi fattori e delle caratteristiche fisico-chimiche di ogni materiale, anche all’interno della stessa famiglia, il clinico deve sapersi destreggiare all’interno di questo argomento, il quale viene spesso trascurato ma che riveste, in realtà, un’importanza notevole, al pari della fase di impronta.
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Bibliografia
1) Wieckiewicz M, Grychowska N, Zietek M, Wieckiewicz W. Evaluation of the Elastic Properties of Thirteen Silicone Interocclusal Recording Materials. Biomed Res Int. 2016;2016:7456046.
2) Thanabalan N, Amin K, Butt K, Bourne G. Interocclusal Records in Fixed Prosthodontics. Prim Dent J. 2019 Nov 1;8(3):40–7.
3) Sweeney S, Smith DK, Messersmith M. Comparison of 5 types of interocclusal recording materials on the accuracy of articulation of digital models. Am J Orthod Dentofacial Orthop. 2015 Aug;148(2):245–52.
4) Mobilio N, Catapano S. Effect of experimental jaw muscle pain on occlusal contacts. J Oral Rehabil. 2011 Jun;38(6):404–9.
5) Craig RG. Review of dental impression materials. Adv Dent Res. 1988 Aug;2(1):51–64.
6) Hatzi P, Tzakis M, Eliades G. Setting characteristics of vinyl-polysiloxane interocclusal recording materials. Dent Mater. 2012 Jul;28(7):783–91.
7) Gelest Inc. Reactive silicones: forging new polymer links. Morrisville PA:4–10.
8) Davies SJ, Gray RJ, Linden GJ, James JA. Occlusal considerations in periodontics. Br Dent J. 2001 Dec 8;191(11):597–604.
9) Lozano F, Sanchez F, Agüero P, Munive-Degregori A, Ambrocio E, Mayta-Tovalino F. Variability of Dimensional Stability of Different Interocclusal Recording Materials According to Time: A Comparative: in vitro: Study. Journal of International Oral Health. 2021 Feb;13(1):65.
10) Freilich MA, Altieri JV, Wahle JJ. Principles for selecting interocclusal records for articulation of dentate and partially dentate casts. J Prosthet Dent. 1992 Aug;68(2):361–7.
11) Campos AA, Nathanson D. Compressibility of two polyvinyl siloxane interocclusal record materials and its effect on mounted cast relationships. J Prosthet Dent. 1999 Oct;82(4):456–61.
12) Megremis S, Tiba A, Vogt K. An evaluation of eight elastomeric occlusal registration materials. J Am Dent Assoc. 2012 Dec;143(12):1358–60.
13) Nagrath R, Lahori M, Kumar V, Gupta V. A Comparative Study to Evaluate the Compression Resistance of Different Interocclusal Recording Materials: An In Vitro Study. J Indian Prosthodont Soc. 2014 Dec;14(Suppl 1):76–85.
14) Murray MC, Smith PW, Watts DC, Wilson NF. Occlusal registration: science or art? Int Dent J. 1999 Feb;49(1):41–6.
15) Tripodakis AP, Vergos VK, Tsoutsos AG. Evaluation of the accuracy of interocclusal records in relation to two recording techniques. J Prosthet Dent. 1997 Feb;77(2):141–6.
16) D KP, Prasad BR, D AP, Mehra D. INTEROCCLUSAL RECORDS IN PROSTHODONTIC REHABILITATIONS – MATERIALS AND TECHNIQUES – A LITERATURE REVIEW. Journal of Health and Allied Sciences NU. 2012 Sep;02(3):54–60.
17) Anup G, Ahila SC, Vasanthakumar M. Evaluation of dimensional stability, accuracy and surface hardness of interocclusal recording materials at various time intervals: an in vitro study. J Indian Prosthodont Soc. 2011 Mar;11(1):26–31.
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