
Oltre all’impronta dell’arcata superiore e inferiore è importante registrare la relazione tra di esse al fine di poter realizzare un modello in positivo con le due arcate nella corretta relazione di intercuspidazione.
Per questo fine si utilizza una registrazione occlusale che è appunto la rilevazione digitale o analogica di come le due arcate si relazionano l’una con l’altra. È un passaggio fondamentale soprattutto quando si parla di protesi, di ortodonzia e, in generale, quando si vuole analizzare l’occlusione del paziente soprattutto se essa non è stabile. (1)
Tradizionalmente, la registrazione occlusale viene eseguita interponendo tra le arcate un materiale e chiedendo al paziente di serrare i denti nella posizione di interesse che il clinico vuole registrare e/o analizzare. L’occlusione si può registrare in massima intercuspidazione, in relazione centrica o anche con un eventuale rialzo o un avanzamento a seconda dello scopo della procedura.
Digitalmente, invece, dopo avere scansionato le due arcate, si fa chiudere al paziente la bocca nella posizione desiderata e si registra sagittalmente l’occlusione, frequentemente bilateralmente.
Registrazione occlusale analogica: vantaggi e limiti (2)
I primi materiali impiegati per eseguire una registrazione occlusale sono le cere naturali (3,4), a seguito delle quali moltissimi altri sono stati sviluppati. (2)
Tipicamente, la registrazione occlusale analogica può essere eseguita utilizzando elastomeri come polivinilsilossani (siliconi per addizione), polieteri oppure attraverso materiali come le cere .
La registrazione occlusale analogica, nonostante la crescente diffusione delle tecnologie digitali, offre ancora vantaggi significativi nella pratica clinica. Uno dei principali benefici è la sua accessibilità ed economicità.
I materiali tradizionali come le cere e i siliconi sono ampiamente disponibili e relativamente poco costosi (5). Inoltre, le tecniche analogiche sono ben consolidate e familiari a molti clinici, riducendo la necessità di formazione specifica e la dipendenza da sistemi digitali.
Le registrazioni occlusali analogiche possono anche essere utili nei casi protesici complessi, dove il feedback tattile e l’ispezione visiva del materiale aiutano a catturare con precisione i rapporti mandibolo-mascellari (6).
Tuttavia, la registrazione occlusale analogica presenta anche alcuni svantaggi. Una delle principali limitazioni è l’imprecisione dovuta alla deformazione dei materiali. I materiali tradizionali come cere e siliconi sono soggetti a cambiamenti dimensionali causati da variazioni di temperatura e manipolazioni scorrette, compromettendo l’accuratezza (5).
Inoltre, la manipolazione manuale e i movimenti del paziente durante la procedura possono introdurre errori, portando a un’articolazione errata.
Un altro svantaggio è legato alla durata e alla laboriosità del processo. I metodi analogici richiedono impronte fisiche, rifiniture e spesso rifacimenti, aumentando il tempo alla poltrona e riducendo l’efficienza del flusso di lavoro (6). In aggiunta a ciò, la conservazione e il trasporto dei modelli fisici rappresentano una sfida logistica, generando ulteriori rischi di deterioramento del materiale.
La mancanza di feedback in tempo reale è un ulteriore limite a differenza dei sistemi digitali, che, al contrario, permettono un’analisi immediata.
Registrazione occlusale digitale: precisione e innovazione
La registrazione occlusale digitale utilizza scanner intraorali per catturare la relazione spaziale tra le arcate mascellare e mandibolare. Il processo prevede la scansione delle superfici vestibolari mentre il paziente è in occlusione di massima intercuspidazione, centrica o funzionale. I dati raccolti vengono convertiti in un modello 3D digitale, analizzabile e trasferibile ai sistemi CAD/CAM per la diagnosi, la pianificazione e la fabbricazione protesica (7).
La tecnica digitale offre numerosi vantaggi rispetto ai metodi analogici tradizionali, in particolare in termini di accuratezza, efficienza e integrazione nei flussi di lavoro digitali. Uno dei principali benefici è l’elevata precisione, poiché gli scanner digitali riducono al minimo gli errori legati alla deformazione dei materiali e ai movimenti del paziente (7). Allo stesso tempo, il processo consente una visualizzazione in tempo reale, permettendo l’analisi immediata dei rapporti occlusali (8).
La registrazione digitale riduce il tempo alla poltrona e migliora il comfort del paziente e i dati acquisiti possono essere facilmente archiviati, duplicati e trasmessi elettronicamente, semplificando la comunicazione con i laboratori odontotecnici e migliorando l’efficienza operativa (9).
Nonostante i numerosi vantaggi, la registrazione occlusale digitale presenta, di contro, anche alcuni svantaggi. Una delle principali limitazioni è l’elevato costo iniziale degli scanner intraorali che può risultare proibitivo per alcuni studi dentistici (8). Inoltre, la ripida curva di apprendimento e la necessità di una formazione adeguata possono rallentare l’integrazione e influenzare l’efficienza clinica durante la fase di transizione (9).
In aggiunta, l’accuratezza può essere compromessa in diverse situazioni cliniche, come un’apertura limitata della bocca o un’eccessiva salivazione (7). Un altro fattore che potrebbe complicare il flusso di lavoro e generare una perdita di dati è la compatibilità tra software di scanner e piattaforme CAD/CAM.
In conclusione, la registrazione occlusale rappresenta un passaggio fondamentale per molti processi diagnostici e terapeutici in odontoiatria. Nella maggior parte delle applicazioni le tecniche digitali e le tecniche tradizionali sono intercambiabili offrendo lo stesso grado di precisione e di affidabilità. Tuttavia, in determinate situazioni complesse, il clinico può ancora preferire una tecnica analogica.
- Paul, P., Banerjee, T. N., Banerjee, S., & Debnath, A. (2024). Evaluation of efficacy of digital or virtual bite registration over conventional techniques-A systematic review. Journal of Oral Biology and Craniofacial Research, 14(6), 785-792.
- Dwivedi, A., Maru, K., & Sharma, A. (2020). A comparative evaluation of three dimensional accuracy of different types of interocclusal recording materials-an in vitro study. Medicine and Pharmacy Reports, 93(3), 280.
- Michalakis KX, Pissiotis A, Anastasiadou V, Kapari D. An experimental study on particular physical properties of several interocclusal recording media. Part II: Linear Dimensional change and accompanying weight change. J Prosthodont. 2004;13:150-159.
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- da Costa, R. G., et al. (2010). The Journal of Prosthetic Dentistry, 103(1), 1–9.
- Mangano, F., Gandolfi, A., Luongo, G., & Logozzo, S. (2017). Intraoral scanners in dentistry: A review of the current literature. BMC Oral Health, 17(1), 149. https://doi.org/10.1186/s12903-017-0442-x
- Logozzo, S. et al. (2014). Optics and Lasers in Engineering, 54, 203–221.
- Rehmann, P., Thieken, R., & Wöstmann, B. (2016). Journal of Prosthetic Dentistry, 116(5), 643–649.
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