La riproduzione dei tessuti molli nella protesi su impianti è un aspetto fondamentale nella terapia implanto-protesica in quanto contribuisce al raggiungimento di un risultato estetico armonico e biomimetico attraverso la definizione del profilo di emergenza e delle papille interdentali (1).
Al contempo, i tessuti molli peri-implantari costituiscono una barriera biologica indispensabile per la protezione dell’osso di supporto e la prevenzione di complicanze infiammatorie, assicurando una stabilità funzionale e longevità del restauro implanto-protesico (1,2).
Il complesso implantare sopracrestale
Per questi motivi infatti alcuni autori parlano di complesso implantare sopracrestale (Implant Supracrestal Complex, ISC), termine che definisce l’insieme anatomo-funzionale costituito dai tessuti molli peri-implantari, dai componenti meccanici e dalla flora batterica che interagiscono lungo il tratto transmucoso della protesi su impianti (1).
Tale approccio sottolinea come il successo a lungo termine delle riabilitazioni implantoprotesiche non dipenda unicamente dall’osteointegrazione, ma anche dall’equilibrio dinamico che si instaura tra gli elementi sopracitati nel mantenere salute, estetica e stabilità funzionale (1,2).
Tecniche per riprodurre i tessuti molli perimplantari
Le tecniche per la riproduzione dei tessuti molli perimplantari possono essere divise oggi in due grandi categorie: analogiche e digitali (3).
Tra le tecniche analogiche più conosciute c’è quella che consente di copiare il tessuto molle perimplantare a partire dalla forma del provvisorio (4). In questa tecnica si parte da un provvisorio già adattato e con i corretti profili di emergenza.
Dopo aver collegato extraoralmente il provvisorio agli analoghi implantari, il profilo di emergenza viene improntato con un putty in silicone. Successivamente, rimosso il provvisorio, sugli stessi analoghi vengono avvitati i transfer pick-up standard. Lo spazio che rimane tra i transfer e le pareti interne del silicone viene quindi riempito con resina, rendendo personalizzati i transfer. Questi poi verranno usati per l’impronta intraorale definitiva.
I transfer personalizzati possono essere realizzati anche direttamente in bocca (5) subito dopo la rimozione del provvisorio, per evitare che i tessuti si rimodellino e perdano la forma creata. In questa tecnica, si inietta resina composita intorno ai coping e a livello degli elementi intermedi, ricreando esattamente il profilo dei tessuti e bloccando il tutto nella posizione raggiunta con il provvisorio.
Invece Londono et al. (6) utilizzano il provvisorio stesso come transfer d’impronta per riprodurre fedelmente sul modello i profili dei tessuti modellati in bocca. Per garantirne il corretto riposizionamento nell’impronta, si applica un piccolo bottone di composito sulla sua superficie vestibolare, che funge da riferimento consentendo di inserirlo nella posizione esatta durante la colatura del modello.
Qualora il paziente non disponga di un provvisorio prima dell’impronta definitiva e si voglia trasferire in un’unica seduta il corretto profilo di emergenza al modello master, Yilmaz propone un approccio analogico alternativo.
In questa tecnica il provvisorio, realizzato subito dopo l’impronta, viene avvitato sull’analogo implantare del modello e utilizzato per modellare direttamente la gengiva artificiale, in modo che il modello riproduca fedelmente il profilo di emergenza creato in bocca (7).
Nella tecnica di Lin et al. (8) invece, un modello fresato in poliuretano, a partire da una scansione intraorale, viene successivamente modificato in modo analogico per riprodurre i profili dei tessuti molli generati dal provvisorio.
Dopo aver eseguito una semplice impronta in alginato col provvisorio in posizione, questo viene avvitato sul modello fresato e attorno ad esso viene iniettato un silicone per ottenere una replica rimovibile dei tessuti peri-implantari.
In questo modo Lin trasferisce sul modello da impronta digitale la morfologia reale dei tessuti molli, integrando i vantaggi della tecnologia CAD/CAM con la precisione della tecnica analogica, e consentendo al laboratorio di realizzare restauri definitivi esteticamente e funzionalmente coerenti con la situazione clinica.
Considerazioni finali sulla riproduzione dei tessuti molli peri-implantari
In conclusione, la corretta registrazione e riproduzione dei tessuti molli peri-implantari rappresenta un passaggio imprescindibile per garantire il successo estetico e biologico delle riabilitazioni implanto-protesiche.
Le diverse tecniche analogiche descritte mirano tutte a trasferire con la massima precisione il profilo di emergenza ottenuto in fase provvisoria, preservando così la morfologia dei tessuti e assicurando continuità tra la fase clinica e quella di laboratorio.
References:
1. Myshin HL, Wiens JP. Factors affecting soft tissue around dental implants: a review of the literature. J Prosthet Dent. 2005 Nov;94(5):440–4.
2. Mattheos N, Janda M, Acharya A, Pekarski S, Larsson C. Impact of design elements of the implant supracrestal complex (ISC) on the risk of peri-implant mucositis and peri-implantitis: A critical review. Clin Oral Implants Res. 2021 Oct;32 Suppl 21:181–202.
3. da Silva Marques DN, Marques Pinto RJ, Alves RVAA, Baratieri LN, da Mata ADSP, Caramês JMM. Soft tissue replication in single unit implant impressions-A three dimensional clinical study. J Esthet Restor Dent. 2019 July;31(4):359–68.
4. Ntounis A, Petropoulou A. A technique for managing and accurate registration of periimplant soft tissues. J Prosthet Dent. 2010 Oct;104(4):276–9.
5. Schoenbaum TR, Han TJ. Direct custom implant impression copings for the preservation of the pontic receptor site architecture. J Prosthet Dent. 2012 Mar;107(3):203–6.
6. Londono J, Blasi A, Silas J, Abreu A. Accurate repositioning of an implant interim restoration into the definitive impression to obtain an exact reproduction of tissue contours in the soft tissue cast. J Prosthet Dent. 2019 Feb;121(2):361–2.
7. Yilmaz B. A technique to transfer the contours of an interim implant restoration to the definitive cast. J Prosthet Dent. 2015 June;113(6):645–7.
8. Lin WS, Harris BT, Morton D. Use of implant-supported interim restorations to transfer periimplant soft tissue profiles to a milled polyurethane definitive cast. J Prosthet Dent. 2013 May;109(5):333–7.
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