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Set

Traumi dentali: classificazione e linee guida di primo intervento

Un trauma, nella sua eventualità, rappresenta per chiunque un importante momento di stress e di agitazione, sia per la persona che lo subisce, sia per le persone che assistono all’evento e che possono accorrere in aiuto.

Quando il trauma è localizzato al viso si aggiunge anche la preoccupazione di avere subito un danno estetico.

In un contesto traumatologico, i denti ricoprono un ruolo centrale in quanto sono in una posizione molto sensibile agli urti, protetti dal solo ridotto spessore dei tessuti molli delle labbra e fatti di un materiale cristallino come l’idrossiapatite, estremamente duro ma fragile.

A livello epidemiologico, l’area della bocca rappresenta solo l’1% dell’area totale del corpo ma vi si concentrano il 5% di tutti gli infortuni; questo dato, parlando di bambini in età prescolare, si alza e raggiunge addirittura il 17% di tutti i traumi. (1)

Traumatologia dentale in età pediatrica

Nel contesto dei traumi orali, i denti vengono interessati nel 92% dei casi. (1) L’incidenza nei bambini è stimata tra l’1 % e il 3%. (2) L’incidenza cala con l’aumentare dell’età ed è più coinvolto il sesso maschile. (3,4)

La prevalenza di questi infortuni in dentizione primaria si attesta sul 30%. (5,6) Un’estesa survey americana ha invece dimostrato che un adulto su quattro presenta i segni di un trauma sugli incisivi. (7) Ad oggi, nei paesi più sviluppati, grazie a dinamiche di prevenzione primaria, l’incidenza di carie è molto diminuita e quindi i traumi, in percentuale, rivestono un problema maggiore che un tempo. (2) 

Questo tipo di incidente è molto comune: sapere come comportarsi è fondamentale per potere limitare al minimo i danni e soprattutto non peggiorare la situazione.

Traumi dentali su bambini, cosa fare nel primo intervento

Il primo essenziale punto è capire se abbiamo a che fare con un dente permanente o uno deciduo. Questa prima indagine cambierà infatti totalmente l’approccio dell’intervento. (8-10)

Un trauma, nella stragrande maggioranza dei casi, va ad interessare i denti anteriori superiori: incisivi centrali e laterali. (11) La permuta degli incisivi centrali e laterali avviene tra i 6 e gli 8 anni.

In seguito al primo soccorso occorre sempre eseguire una visita odontoiatrica approfondita che comprenda gli eventuali record necessari, la corretta terapia e la stesura di un follow up che permetta di controllare l’evoluzione nel tempo della situazione clinica.

Andiamo ad analizzare adesso come comportarsi nel primo soccorso, non in uno studio dentistico, a seconda che si tratti di un dente deciduo o di un permanente. (8-10)

Interventi per trauma su dente deciduo

Come prima cosa, quando siamo davanti ad un dente deciduo, bisogna sempre pensare che l’apice, in relazione con l’età del bambino, sarà verosimilmente in prossimità del follicolo del permanente; occorre quindi massima lucidità e attenzione in modo da non rischiare di danneggiare l’elemento permanente in questa delicata fase di formazione.

In linea di massima, risulta quindi rischioso eseguire manovre di riposizionamento su un dente deciduo perché possiamo andare a traumatizzare il follicolo del permanete, compromettendo il suo naturale sviluppo.

Se il trauma si traduce in una frattura, è consigliabile conservare il frammento (se è stato trovato) in modo da permettere una sua valutazione e un suo eventuale re-incollaggio una volta eseguita una diagnosi precisa e una volta inquadrata specificatamente la situazione clinica.

In primo soccorso non è quindi consigliabile andare a riposizionare un dente deciduo, occorre inquadrare precisamente la situazione tenendo presente l’entità dell’estrusione, la mobilità, la formazione radicolare e la collaborazione del bambino prima di eseguire qualsiasi manovra.

Se il trauma ha causato la completa avulsione del dente deciduo, non è mai, in nessun caso, consigliato il suo reinserimento.

In caso di trauma su dente permanente

Se il trauma ha interessato un dente permanente è importante, come nel caso di un deciduo, cercare di ritrovare il frammento che potrà essere, una volta in studio, pulito e re-incollato tramite procedure adesive.

Se il trauma ha causato una frattura e il frammento coronale è mobile ma ancora in situ, occorre in fase emergenziale stabilizzarlo il più possibile, anche semplicemente tendendo stretto tra i denti un fazzoletto fino ad un piano di trattamento più definitivo che probabilmente prevederà uno splintaggio flessibile per un qualche periodo.

Se in seguito ad una frattura radicolare il frammento coronale non è nella posizione corretta, ma è ancora all’interno dell’alveolo, occorre al più presto riposizionarlo. Una volta in studio, dopo avere verificato radiograficamente la posizione, si può proseguire splintando l’elemento.

Anche in caso di più estese fratture alveolari conviene sempre riposizionare, appena possibile, il frammento alveolare e splintarlo.

Se non vi è frattura ma il dente ha subito una semplice concussione o una sublussazione, non è necessaria nessuna particolare attenzione in primo soccorso.

Se, viceversa, il dente permanente ha subito una lussazione estrusiva (si presenta clinicamente più lungo), occorre riposizionarlo reinserendolo gentilmente all’interno dell’alveolo. In un secondo tempo dovrà essere, poi, splintato.

Anche se la lussazione ha un vettore vestibolare, l’elemento andrà riposizionato manualmente e, una volta in studio, stabilizzato.

Se la lussazione è intrusiva (il dente rientra assialmente nell’osso alveolare apparendo più corto), non è possibile eseguire nessuna manovra in emergenza, occorrerà monitorare la situazione nel tempo adottando la giusta scelta terapeutica.

Avulsione completa di un dente permanente

In caso di avulsione completa di un dente permanente come ci si deve comportare? (10)

Dopo avere trovato il dente avulso ed essersi assicurati che si tratti di un elemento permanente, occorre prenderlo dalla corona senza toccare la radice. Inoltre, se il dente è sporco, occorre lavarlo brevemente (max 10 secondi) sotto acqua corrente e reinserirlo in posizione. Una volta reinserito, fare mordere al paziente un fazzoletto in modo da stabilizzare il dente appena riposizionato.

Se per qualche ragione fosse impossibile il riposizionamento immediato, occorre conservare il dente avulso in un mezzo idoneo come latte, soluzione salina o saliva. Il dente avulso può essere conservato anche all’interno della bocca. Non conservarlo in acqua normale.

Appena possibile riposizionare il dente.

La prognosi di un dente avulso è strettamente correlata alla rapidità di reinserimento e alla modalità di conservazione di esso nel lasso di tempo tra l’evento traumatico e il riposizionamento. Se l’elemento è conservato erratamente all’aria, bastano 60 minuti per la morte delle cellule del legamento parodontale. (10)


Bibliografia

  1. Andersson, L. (2013). Epidemiology of traumatic dental injuries. Journal of endodontics, 39(3), S2-S5.
  2. Andreasen, J. O., Andreasen, F. M., & Andersson, L. (Eds.). (2018). Textbook and color atlas of traumatic injuries to the teeth. John Wiley & Sons.
  3. Rocha MJC, Cardoso M. Traumatized permanent teeth in Brazilian children assisted at the Federal University of Santa Catarina, Brazil. Dent Traumatol 2001;17:245–9.
  4. Traebert J, Peres MA, Blank V, et al. Prevalence of traumatic dental injury and associated factors among 12- year-old school children in Florianopolis, Brazil. Dent Traumatol 2003;19:15–8.
  5. Glendor U, Andersson L. Public health aspects of oral diseases and disorders: dental trauma. In: Pine C, Harris R, eds. Community Oral Health. London: Quintessence Publishing; 2007:203–11.
  6. Andreasen JO, Ravn JJ. Epidemiology of traumatic dental injuries to primary and permanent teeth in a Danish population sample. Int J Oral Surg 1972;1:235–9.
  7. Kaste LM, Gift HC, Bhat M, et al. Prevalence of incisor trauma in persons 6 to 50 years of age: United States, 1988–1991. J Dent Res 1996;75:696–705.
  8. Bourguignon, C., Cohenca, N., Lauridsen, E., Flores, M. T., O’Connell, A. C., Day, P. F., … & Levin, L. (2020). International Association of Dental Traumatology guidelines for the management of traumatic dental injuries: 1. Fractures and luxations. Dental Traumatology, 36(4), 314-330.
  9. Flores, M. T., Malmgren, B., Andersson, L., Andreasen, J. O., Bakland, L. K., Barnett, F., … & Arx, T. V. (2007). Guidelines for the management of traumatic dental injuries. III. Primary teeth. Dental Traumatology23(4), 196-202.
  10. Andersson, L., Andreasen, J. O., Day, P., Heithersay, G., Trope, M., DiAngelis, A. J., … & Tsukiboshi, M. (2012). International Association of Dental Traumatology guidelines for the management of traumatic dental injuries: 2. Avulsion of permanent teeth. Dental traumatology, 28(2), 88-96.
  11. Bauss, O., Röhling, J., & Schwestka‐Polly, R. (2004). Prevalence of traumatic injuries to the permanent incisors in candidates for orthodontic treatment. Dental Traumatology, 20(2), 61-66.

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