All’interno di uno studio odontoiatrico tutti i dispositivi medici che vengono a diretto contatto con la persona e che possono provocare sanguinamento o piccole lesioni del derma o delle mucose devono essere sottoposti, dopo ogni utilizzo, a processo di sterilizzazione.
L’obiettivo è quello di prevenire la trasmissione delle malattie infettive tra i pazienti, il personale dello studio medico e del laboratorio odontotecnico, e viceversa. Poiché non esistono pazienti a “rischio speciale”, tutti coloro che afferiscono alla clinica vengono considerati come portatori di patologia, fino a prova contraria. Ecco perché lo standard di igiene deve essere lo stesso per tutti i pazienti e il personale odontoiatrico.
Sebbene venga applicato lo stesso iter procedurale per tutti i pazienti è necessario prestare particolare attenzione a quattro importanti elementi particolarmente critici:
- la cura e l’igiene delle mani del personale medico e paramedico che opera nella clinica
- strumenti appuntiti o taglienti contaminati
- superfici più esposte al contatto con materiale biologico.
- frammenti di materiali dentari, liquidi biologici e nebulizzazione prodotto dallo strumentario
Prima di procedere al protocollo della sterilizzazione dello strumentario è necessario conoscere il grado di rischio infettivo del dispositivo che necessita di ripetuta manutenzione e preparazione; esistono infatti strumenti che, quando entrano a contatto con pelle o mucose, presentano tre gradi di criticità:
- non critico: a contatto con pelle o mucosa integra
- semi-critico: a contatto con pelle o mucosa non integra
- critico: penetrazione e contatto con il sangue
Dopo aver compreso l’importanza delle suddette premesse è possibile procedere alla stesura della guida step by step per la disinfezione e sterilizzazione dello strumentario odontoiatrico:
- Raccolta e trasporto: gli strumenti devono essere raccolti e trasportati indossando sempre gli appropriati Dispositivi di Protezione Individuale e utilizzando contenitori tali da proteggere sia il prodotto durante il trasporto che il conduttore da una involontaria contaminazione
- Decontaminazione: gli strumenti devono essere immersi immediatamente all’interno di una vaschetta contenente soluzione chimica disinfettante, avendo cura di rispettare accuratamente la concentrazione e i tempi di attivazione del prodotto.
- Lavaggio: gli strumenti vengono accuratamente disassemblati e immersi in una soluzione/formulazione detergente – disinfettante. Dopo la fase di immersione gli strumenti vanno spazzolati, utilizzando spazzole delicate rimuovendo eventuali residui di sostanze organiche e inorganiche. Il lavaggio può avvenire manualmente, e attraverso l’ausilio della vaschetta ad ultrasuoni.
- Risciacquo: gli strumenti adesso possono essere sciacquati sotto un getto di acqua corrente per rimuovere tutto il disinfettante.
- Asciugatura: questa fase deve essere eseguita accuratamente perché uno strumento umido potrebbe compromettere il successivo processo di sterilizzazione.
- Confezionamento: consiste nell’inserimento dei dispositivi medici in una confezione sterile (detta SBS, ovvero Sistema di Barriera Sterile) e ha lo scopo di mantenere sterile lo strumento fino al suo impiego. Alcuni strumenti possono non essere confezionati, purché abbiano grado I di criticità e vengano utilizzati nell’arco della giornata.
- Autoclave: gli strumenti vengono inseriti all’interno dell’autoclave e vengono sterilizzati selezionando il programma adeguato; in questa fase vengono definitivamente inattivati tutti i microrganismi (spore comprese) rimasti sugli strumenti dopo i precedenti passaggi.
- Conservazione: a fine ciclo di sterilizzazione è importante far attenzione che non siano presenti tracce di umidità sul materiale. In seguito, è possibile conservare tutti i dispositivi medici sterili in luoghi asciutti e chiusi per garantirne la loro integrità.
Durante tutte le fasi del processo di disinfezione e sterilizzazione è importantissimo indossare DPI, ovvero i Dispositivi di Protezione Individuale (camice monouso, copricapo, mascherine, occhiali/visiera, guanti).
Articolo a cura di Stefania Barbieri
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