12

Dic

Realizzazione di protesi fissa su impianto singolo: le procedure tecniche

La realizzazione di una protesi fissa su un singolo impianto dentale viene definita corona a supporto implantare, spesso abbreviata in corona. (1)

La connessione implanto-protesica è uno dei fattori più importanti per la stabilità della protesi. (2,3) La selezione e la gestione delle corrette componentistiche protesiche possono, quindi, essere considerate un fattore essenziale per il successo a lungo termine di una riabilitazione. (4)

Il fitting delle connessioni implantari è un elemento in grado di alterare le performance meccaniche. Infatti, maggiore è il misfitting, più aumentano gli stress meccanici sulle strutture di connessione e sui tessuti perimplantari. (5-7) Il misfitting non causa solo problemi meccanici come la perdita di carico delle viti di serraggio o eventuali fratture, ma può portare anche problemi correlati alla contaminazione batterica delle superfici peri-implantari a livello delle connessioni. (8-10)

Senza un’impronta accurata e una corretta applicazione dei protocolli odontotecnici, non si riuscirà ad ottenere una riabilitazione protesica su impianto singolo accurata e che, quindi, possa avere una buona prognosi a lungo termine.

Risulta necessario specificare che le fasi tecniche per la realizzazione di una protesi fissa su impianto singolo possono variare a seconda del caso clinico e del tipo di riabilitazione. Inoltre, l’approccio sarà differente a seconda che si utilizzino procedure analogiche, digitali o ibride. (11-13)

Realizzazione di una corona singola a supporto implantare: le fasi di laboratorio in un workflow classico

Esaminiamo ora le fasi di laboratorio in un workflow classico della realizzazione di una corona singola a supporto implantare. Non si entrerà volutamente nello specifico delle singole tecniche e ci si limiterà a fornire una panoramica delle fasi di laboratorio.

1. Realizzazione del modello

L’odontotecnico produce il modello master con gli analoghi implantari, realizza poi il modello antagonista e li mette in articolazione.

I modelli possono essere tradizionali in gesso, stampati 3D in resina oppure può essere scelto un approccio con modelli digitali. L’articolazione dei modelli può essere fatta utilizzando un articolatore classico meccanico o digitalmente attraverso un articolatore digitale.

Durante la realizzazione di un modello master in implanto-protesi può essere utile simulare il colore e la texture dei tessuti molli peri-implantari utilizzando un elastomero. Questa gengiva artificiale può aiutare l’odontotecnico nella gestione estetica del profilo di emergenza e nella gestione dei volumi. (14,15)  

2. Gestione dell’abutment

  • Protesi cementata: In questo caso viene selezionato dal tecnico un abutment del commercio (dritto o angolato e di diversa misura in base all’altezza protesica) o customizzato, in modo da ridurre la discrepanza angolare tra l’asse di inserzione dell’impianto e quello della corona. (16)
  • Protesi avvitata: In questo caso il tecnico utilizza un Ti-Base (Titanium Base Abutment) ovvero un abutment in titanio con un foro passante e con superficie esterna ritentiva. Il tecnico, in base all’altezza protesica, alla discrepanza tra l’asse d’inserzione dell’impianto e all’asse di inserzione della corona e ai tessuti molli, sceglie quindi quello più idoneo allo specifico caso clinico. (17,18)

3. Realizzazione della corona

  • Protesi cementata: in questo caso le fasi di realizzazione della corona su impianto singolo sono analoghe a quelle di una qualsiasi corona su dente naturale. I materiali possono essere diversi e l’approccio può essere analogico, digitale o ibrido.
  • Protesi avvitata: sul Ti Base viene realizzata la corona sempre mantenendo la pervietà del foro passante, attraverso il quale potrà essere poi avvitata la corona finale. Anche in questo caso l’approccio può essere diverso a seconda dei materiali e della tecnica analogica o digitale.

4. Modifiche dopo la prova struttura

A seconda del materiale e della tecnica utilizzata, può essere clinicamente necessario eseguire una prova intermedia della struttura della corona, sia essa metallica o ceramica.

Utilizzando una metodica avvitata si può testare la struttura incollandola provvisoriamente al Ti Base.

Il tecnico, se necessario, modifica quindi la struttura in base alle indicazioni dell’odontoiatra.

5. Consegna

Una volta ultimata la corona ed eseguita, se prevista, la glasatura finale, la corona viene lucidata e consegnata al clinico, che andrà a cementarla sull’abutment o ad avvitarla direttamente all’impianto.

Materiali per gengive artificiali da modello

All’interno della sua vasta gamma dedicata al laboratorio, Zhermack offre Gingifast, la linea di siliconi per addizionepensata per la riproduzione della morfologia gengivale su modelli in protesi fissa e implantare.

Zhermack propone la mascherina gengivale più adatta per ogni tipo di applicazione: Gingifast Elastic assicura elevati risultati estetici, grazie alla sua traslucenza e alla presenza di vascolarizzazioni, che gli conferiscono un effetto naturale; Gingifast Rigid è indicato per la tecnica diretta, mentre Gingifast CAD, silicone fluido scansionabile, è disponibile nella doppia versione, ovvero Rigid ed Elastic.


Bibliografia

  1. The Glossary of Prosthodontic Terms: Ninth Edition. J Prosthet Dent 2017;117: e1-e105 n.d.
  2. Ramalho, I. S., Bergamo, E. T., Witek, L., Coelho, P. G., Lopes, A. C., & Bonfante, E. A. (2020). Implant-abutment fit influences the mechanical performance of single-crown prostheses. Journal of the Mechanical Behavior of Biomedical Materials, 102, 103506.
  3. Jung RE, Pjetursson BE, Glauser R, Zembic A, Zwahlen M, Lang NP. A systematic review of the 5-year survival and complication rates of implant-supported single crowns. Clin Oral Implants Res 2008;19:119-30.
  4. Zarone F, Sorrentino R, Traini T, Di lorio D, Caputi S. Fracture resistance of implant-supported screw- versus cement-retained porcelain fused to metal single crowns: SEM fractographic analysis. Dent Mater 2007;23:296-301.
  5. Steinebrunner L, Wolfart S, Bossmann K, Kern M. In vitro evaluation of bacterial leakage along the implant-abutment interface of different implant systems. Int J Oral Maxillofac Implants 2005;20:875-81.
  6. Al-Turki LE, Chai J, Lautenschlager EP, Hutten MC. Changes in prosthetic screw stability because of misfit of implant-supported prostheses. Int J Prosthodont 2002;15:38-42.
  7. Binon PP. The effect of implant/abutment hexagonal misfit on screw joint stability. Int J Prosthodont 1996;9:149-60.
  8. Alqutaibi AY, Aboalrejal AN. Microgap and Micromotion at the Implant Abutment Interface Cause Marginal Bone Loss Around Dental Implant but More Evidence is Needed. J Evid Based Dent Pract 2018;18:171-2.
  9. Mishra SK, Chowdhary R, Kumari S. Microleakage at the Different Implant Abutment Interface: A Systematic Review. J Clin Diagn Res 2017;11:ZE10-ZE5.
  10. Broggini N, McManus LM, Hermann JS, Medina R, Schenk RK, Buser D et al. Peri-implant inflammation defined by the implant-abutment interface. J Dent Res 2006;85:473-8.
  11. Wittneben, J. G., Gavric, J., Sailer, I., Buser, D., & Wismeijer, D. (2020). Clinical and esthetic outcomes of two different prosthetic workflows for implant‐supported all‐ceramic single crowns—3 year results of a randomized multicenter clinical trail. Clinical oral implants research, 31(5), 495-505.
  12. Joda, T., & Brägger, U. (2014). Complete digital workflow for the production of implant‐supported single‐unit monolithic crowns. Clinical Oral Implants Research, 25(11), 1304-1306.
  13. Sailer, I., Mühlemann, S., Zwahlen, M., Hämmerle, C. H., & Schneider, D. (2012). Cemented and screw‐retained implant reconstructions: a systematic review of the survival and complication rates. Clinical oral implants research, 23, 163-201.
  14. Beyak, B. L., & Chee, W. W. (1996). Compatibility of elastomeric impression materials for use as soft tissue casts. The Journal of prosthetic dentistry, 76(5), 510-514.
  15. Conejo, J., Atria, P. J., Hirata, R., & Blatz, M. B. (2020). Copy milling to duplicate the emergence profile for implant-supported restorations. The Journal of Prosthetic Dentistry, 123(5), 671-674.
  16. Bernal, G., Okamura, M., & Muñoz, C. A. (2003). The effects of abutment taper, length and cement type on resistance to dislodgement of cement‐retained, implant‐supported restorations. Journal of Prosthodontics, 12(2), 111-115.
  17. Bergamo, E. T., Zahoui, A., Ikejiri, L. L. A., Marun, M., da Silva, K. P., Coelho, P. G., … & Bonfante, E. A. (2021). Retention of zirconia crowns to Ti-base abutments: effect of luting protocol, abutment treatment and autoclave sterilization. journal of prosthodontic research, 65(2), 171-175.
  18. Al-Thobity, A. M. (2021). Titanium base abutments in implant prosthodontics: a literature review. European Journal of Dentistry, 16(01), 49-55.

Vuoi maggiori informazioni sui prodotti e le soluzioni Dental di Zhermack?

Contattaci