21

Mag

Accuratezza e precisione dei materiali da impronta per la realizzazione di implanto-protesi ad arcata completa su All-on-four

Recentemente su Journal of Prosthetic Dentistry è stato pubblicato un interessante studio avente lo scopo di valutare l’accuratezza e la precisione di diversi materiali elastomerici nell’impronta su impianti (1). In particolare, servendosi di un modello di riferimento che simulava un paziente edentulo da riabilitare con All-on-four, gli autori hanno valutato quanto alcuni materiali da impronta fossero accurati e precisi nella rilevazione della posizione tridimensionale spaziale degli impianti.

Per far ciò, è stato creato un modello di riferimento in plexiglass nel quale sono stati fissati 4 impianti, due anteriori inclinati verso l’avanti di 5° e 10° e due impianti posteriori perpendicolari alla base del modello. Dopo aver fissato i transfer agli impianti e aver splintato i transfer tra loro con barre in carbonio e resina, sono state rilevate impronte pick-up con i seguenti materiali:

  • Hydrorise Implant Monophase
  • Hydrorise Implant Heavy + Light
  • DMG Honigum Monophase
  • DMG Honigum Heavy + Light
  • Impregum Monophase
  • Permadyne Heavy + Light

Per i gruppi di Hydrorise Implant (Heavy + Light e Monophase) sono state anche effettuate le impronte con i transfer non splintati.

Per ciascuno degli 8 gruppi sono state rilevate dieci impronte del modello di riferimento e ciascuna impronta è stata asciugata e analizzata entro 48 ore. Al fine di ridurre gli effetti di contrazione da polimerizzazione e standardizzare la quantità di materiale è stato utilizzato un portaimpronta in plastica rigida per tutte le impronte, limitando così lo spessore del materiale da impronta a circa 5 mm. La posizione spaziale dei transfer sia sul modello master che in ogni singola impronta è stata acquisita mediante la macchina metrologica OGP 300 (OCMM), utilizzata per misurazioni tridimensionali in campo industriale.

È stato quindi calcolato l’errore posizionale 3D tra la posizione dei transfer di ciascuna impronta e la posizione dei transfer nel modello di riferimento mediate un software dedicato (Rhinoceros). Per ogni gruppo sono state misurate l’accuratezza e la precisione. L’accuratezza è stata quantificata sottoforma di differenze tra la posizione tridimensionale del transfer nell’impronta e la posizione tridimensionale del transfer nel modello master. La precisione invece è stata rilevata mediante il calcolo delle differenze all’interno di ciascun gruppo di impronte.

Dopo l’analisi statistica dei dati, i risultati dello studio hanno indicato che:

  • le impronte rilevate in Hydrorise Implant Heavy + Light e Hydrorise Implant Monophase con splintaggio dei transfer hanno mostrato la migliore accuratezza e precisione;
  • tra tutti i gruppi di materiali i polieteri hanno mostrato la peggior accuratezza e precisione;
  • vi era una differenza statisticamente significativa tra l’accuratezza e la precisione delle impronte in Hydrorise Implant con splintaggio dei transfer e i polieteri splintati;
  • i gruppi non splintati di Hydrorise Implant sono risultati equivalenti ai gruppi con polieteri splintati in quanto ad accuratezza e precisione.

Accuratezza e precisione dei vari gruppi di impronta su impianti NS transfer non splintati

Tali risultati potrebbero essere spiegati con diverse motivazioni. Innanzitutto, la polimerizzazione dei polieteri, continuando per diversi minuti e ore dopo il setting time clinico del materiale (5 minuti e 30 secondi) potrebbe aver influenzato i risultati (2). Anche la diversa cinetica di polimerizzazione (comportamento Snap-set) e il minor recupero elastico associato ad una maggiore rigidità possono aver influenzato negativamente le prestazioni dei polieteri (3). Come indicato da diversi lavori in letteratura (4–6), un’impronta rilevata con un materiale estremamente rigido e poco elastico è più suscettibile a distorsioni in fase di rimozione dal cavo orale specialmente quando gli impianti non risultano paralleli tra loro. Inoltre, la forza di rimozione dell’impronta dal cavo orale dipende anche dall’idrofilicità del materiale che determina un coefficiente di attrito più elevato con i tessuti orali in virtù della maggiore energia libera di superficie. È stato infatti dimostrato che le impronte in polietere richiedono una forza di rimozione maggiore rispetto a polivinilsilossani a dispetto della differenza in rigidità e durezza (7).

Un altro interessante risultato, in accordo con altri studi scientifici (8–12), riguarda lo splintaggio che ha migliorato significativamente sia l’accuratezza che la precisione delle impronte realizzate in polivinilsilossano. Tuttavia, tra i gruppi non splintati, Hydrorise Implant Medium ha mostrato una migliore accuratezza e precisione rispetto a Hydrorise Implant Heavy + Light. Le ragioni di questo comportamento potrebbero risiedere nella minor viscosità del Medium rispetto all’Heavy, che si adatterebbe meglio ai transfer e nella maggiore flessibilità che determina una riduzione della forza di rimozione dell’impronta dal cavo orale. Questo risultato suggerisce che l’Hydrorise Implant Medium potrebbe essere utilizzato con successo anche senza splintaggio dei transfer per le impronte su all-on-4, semplificando così il processo clinico.

Tuttavia, questo rappresenta uno studio in vitro privo di alcune variabili possibilmente determinanti come i tessuti orali, la saliva, la contaminazione del sangue e i movimenti del paziente. Inoltre, le tolleranze di fabbricazione dei transfer erano sconosciute e di conseguenza non sono stati presi in considerazione eventuali errori dimensionali nella produzione degli stessi. Sono perciò necessari studi in vivo per accertare la validità di questi risultati anche nella convenzionale pratica clinica.

Photo Courtesy of: Prof. P. Baldissara, Dr. B. Koci, Dr. A. Mangino Messias, Prof. R. Meneghello, Dr. F. Ghelli, Dr. M. R. Gatto, Dr. L. Ciocca.


Bibliografia

  1. Baldissara P, Koci B, Messias AM, Meneghello R, Ghelli F, Gatto MR, et al. Assessment of impression material accuracy in complete-arch restorations on four implants. J Prosthet Dent. 2021 Jan 29;
  2. Baig M. Accuracy of Impressions of Multiple Implants in the Edentulous Arch: A Systematic Review. Int J Oral Maxillofac Implants. 2014 Jul;29(4):869–80.
  3. Hamalian TA, Nasr E, Chidiac JJ. Impression materials in fixed prosthodontics: influence of choice on clinical procedure. J Prosthodont Off J Am Coll Prosthodont. 2011 Feb;20(2):153–60.
  4. Schmidt A, Häussling T, Rehmann P, Schaaf H, Wöstmann B. Accuracy of various impression materials and methods for two implant systems: An effect size study. J Prosthodont Res. 2018 Apr;62(2):245–51.
  5. Vigolo P, Mutinelli S, Fonzi F, Stellini E. An In Vitro Evaluation of Impression Techniques for Multiple Internal- and External-Connection Implant Prostheses. Int J Oral Maxillofac Implants. 2014 Jul;29(4):807–18.
  6. Aguilar ML, Elias A, Vizcarrondo CET, Psoter WJ. Analysis of three-dimensional distortion of two impression materials in the transfer of dental implants. J Prosthet Dent. 2010 Apr;103(4):202–9.
  7. Walker MP, Alderman N, Petrie CS, Melander J, McGuire J. Correlation of impression removal force with elastomeric impression material rigidity and hardness. J Prosthodont Off J Am Coll Prosthodont. 2013 Jul;22(5):362–6.
  8. Kim J-H, Kim KR, Kim S. Critical appraisal of implant impression accuracies: A systematic review. J Prosthet Dent. 2015 Aug;114(2):185-192.e1.
  9. Lee H, So JS, Hochstedler JL, Ercoli C. The accuracy of implant impressions: a systematic review. J Prosthet Dent. 2008 Oct;100(4):285–91.
  10. Filho HG, Mazaro JVQ, Vedovatto E, Assunção WG, dos Santos PH. Accuracy of impression techniques for implants. Part 2 – comparison of splinting techniques. J Prosthodont Off J Am Coll Prosthodont. 2009 Feb;18(2):172–6.
  11. Assif D, Fenton A, Zarb G, Schmitt A. Comparative accuracy of implant impression procedures. Int J Periodontics Restorative Dent. 1992;12(2):112–21.
  12. Del’Acqua MA, Chávez AM, Compagnoni MA, Molo F de A. Accuracy of impression techniques for an implant-supported prosthesis. Int J Oral Maxillofac Implants. 2010 Aug;25(4):715–21.

Vuoi maggiori informazioni sui prodotti e le soluzioni Dental di Zhermack?

Contattaci