Lo scopo principale del controllo delle infezioni può essere brevemente riassunto come il blocco della trasmissione di microrganismi o agenti patogeni.
Il blocco dovrebbe essere eseguito in due direzioni. Il primo è la prevenzione della trasmissione verticale e l’altro è la prevenzione della trasmissione orizzontale o laterale.
Prevenzione della trasmissione verticale e laterale
La trasmissione verticale è la propagazione di agenti patogeni di generazione in generazione. L’uso e la regolamentazione corretti degli antibiotici sono essenziali per prevenire la trasmissione verticale, che richiede la gestione degli antibiotici.
La trasmissione laterale è il trasferimento della resistenza di un agente patogeno ad altri della stessa generazione, o la propagazione e l’espansione dell’agente patogeno nell’ambiente circostante.
Prevenire questa trasmissione laterale nella massima misura possibile è un punto pratico in termini di controllo delle infezioni.
I metodi per bloccare la trasmissione laterale includono la gestione dell’igiene degli operatori sanitari, con procedure come l’igiene delle mani, e il controllo delle infezioni dell’ambiente, con protocolli legati alla pulizia e alla disinfezione.
Per queste misure è richiesta la conoscenza della disinfezione o dell’antisepsi e della sterilizzazione[1].
La classificazione di Spaulding
A tal proposito si dispone dello schema di classificazione di Spaulding, originariamente proposto nel 1957.
Si tratta di un sistema ampiamente utilizzato per abbinare la disinfezione e la sterilizzazione delle superfici, in particolare quelle dei dispositivi medico/chirurgici riutilizzabili, con i processi disponibili.
Presenta una classifica, dalla semplice disinfezione fino alla sterilizzazione, che dovrebbe essere considerata nel ricondizionamento dei dispositivi in base ai rischi associati al loro utilizzo: parte infatti da “critico” (che presenta un rischio elevato), procede poi con “semi- critico”, fino ad arrivare a “non critico” (che presenta un basso rischio).
I diversi livelli di disinfezione si basano sulla dimostrazione dell’attività antimicrobica nei confronti di microrganismi marcatori consolidati, che rappresentano una gamma di agenti patogeni[2].
La gerarchia microbiologica dei disinfettanti
Esiste anche una gerarchia microbiologica dei disinfettanti. I microrganismi presentano infatti una resistenza variabile intrinseca ai disinfettanti, che è possibile rappresentare in questo elenco, dal più resistente (A) al più suscettibile (F):
- Spore (C. difficile)
- Micobatteri (M. tuberculosis)
- Virus non capsulati (norovirus, HAV, polio)
- Funghi (Candida, Trichophyton)
- Batteri (MRSA, VRE, Acinetobacter)
- Virus capsulati (HIV, HSV, Flu)
La classificazione di Spaulding prevede una strategia per la sterilizzazione o la disinfezione di oggetti e superfici in base al grado di rischio connesso al loro utilizzo.
Si distinguono tre tipologie di dispositivi:
- Critici: attrezzature che entrano direttamente nel corpo umano, nel sangue o in aree del corpo normalmente sterili.
- Semi critici: superfici e attrezzature che entrano in contatto con mucose intatte e cute non integra.
- Non critici: superfici e attrezzature che entrano in contatto solo con cute integra[3].
In questo articolo si vuole porre particolare attenzione all’attività virucida e ai suoi diversi livelli di efficacia.
Attività virucida: definizioni e approccio europeo
L’attività virucida, in una definizione ristretta, rappresenta l’attività di interazione e distruzione fisica delle particelle virali.
In una definizione ampia, essa include l’attività con cui interagire e inibire funzionalmente (neutralizzare) l’infettività virale senza apparenti alterazioni morfologiche delle particelle virali, come nel caso della neutralizzazione mediata da anticorpi[4].
Vediamo ora i livelli europei relativi all’attività virucida.
Livelli europei di attività virucida
• Attività virucida contro virus avvolti: attività contro virus avvolti, come ad esempio influenza, compresa l’influenza aviaria A (H7N9), virus dell’herpes, HIV, HBV, HCV, virus Zika, virus Ebola, coronavirus (inclusi SARS-CoV-2 e MERS- CoV) e flavivirus.
Questa dichiarazione riguarda la disinfezione delle mani, la disinfezione delle superfici e i prodotti per la pulizia preliminare degli strumenti, che implicano una combinazione di detergenti e disinfettanti.
• Attività virucida a spettro limitato: attività contro norovirus senza involucro, rotavirus, adenovirus e virus con involucro.
Questa affermazione riguarda la disinfezione delle mani e la disinfezione delle superfici.
• Attività virucida: attività contro i virus, compresi i virus senza involucro (ad es. poliovirus ed enterovirus, come l’enterovirus 71 e l’enterovirus D68) ed i virus con involucro.
Questa dichiarazione riguarda la disinfezione delle mani, la disinfezione delle superfici, la disinfezione degli strumenti e la disinfezione dei tessuti[5].
Le misure di prevenzione necessarie
I disinfettanti e gli antisettici fanno parte del pacchetto di misure necessarie per ottenere la prevenzione e il controllo delle infezioni nelle strutture sanitarie e nella comunità.
L’approccio europeo a più livelli di classificazione dell’efficacia virucida come “attività virucida contro virus avvolti”, “spettro limitato di attività virucida” e “attività virucida” aiuta a selezionare l’indicazione più appropriata per focolai di virus emergenti o riemergenti, con una concentrazione comprovata e tempo di contatto.
Ciò porta alla scelta corretta del metodo di prova per determinare l’uso appropriato, la concentrazione e il tempo di contatto di antisettici e disinfettanti[6].
Tutti i prodotti della linea Zeta Hygiene, specifici per una determinata applicazione (strumenti, superfici, circuiti d’aspirazione, mani e impronte), sono efficaci contro le principali tipologie di microrganismi, in conformità alle più recenti normative europee.
Bibliografia
[1] https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6031597/
[2] https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0195670111001988#preview-section-abstract
[3] https://www.epa.gov/sites/default/files/2015-10/documents/rutala_overview_of_current_disinfection_hierarchy_models_final.pdf
[4] https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC8275317
[5] https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7848678/
[6] https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7848678/
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