30

Lug

L’importanza della disinfezione dell’impronta e criticità in ambito odontoiatrico

I manufatti protesici e ortodontici, fin dall’impronta iniziale, sono veicoli di contaminazione, poiché potenzialmente infettati tramite saliva e/o sangue del paziente. Per questo motivo è indispensabile adottare dei rigidi protocolli volti a controllare il rischio biologico.

Di seguito vedremo quali sono i criteri con cui scegliere un disinfettante, che procedure seguire e infine quali sono i prodotti Zhermack dedicati alla disinfezione delle impronte.

Cosa scegliere e cosa fare?

La prevenzione consiste nel lavaggio e nella disinfezione dell’impronta, da effettuarsi prima dell’invio e al ritorno dal laboratorio odontotecnico1. La procedura deve essere applicata anche ai dispositivi protesici e ortodontici in tutte le fasi di lavorazione, fino alla consegna.

È quindi indispensabile adottare dei rigidi protocolli per il controllo del rischio biologico. Infatti, procedure di decontaminazione non idonee aumentano enormemente il fattore di rischio: nel 2010 la John Cochrane Veteran Administration ha notificato a 1800 pazienti, che avevano subito trattamenti odontoiatrici presso i loro centri, che potevano essere stati esposti a infezioni virali a seguito di procedure di sterilizzazione “non idonee”2.

I dispositivi medici su misura sono veicoli d’infezione dallo studio al laboratorio e viceversa. Fin dalla fase d’impronta è necessario lavare e disinfettare i manufatti protesici. Dopo il lavaggio si procede alla disinfezione di medio/alto livello, la cui procedura dettagliata è riportata di seguito.

Come scegliere i disinfettanti

Secondo una valutazione ideale, il disinfettante ottimale dovrebbe rispondere a tutta una serie di requisiti essenziali:

  • attività biocida;
  • ampio spettro d’azione;
  • rapida azione e lunga persistenza dell’attività;
  • tossicità per l’uso alle concentrazioni d’uso;
  • innocuità sui materiali da trattare;
  • facilità di applicazione;
  • qualità e sicurezza;
  • economicità di gestione.

Cosa fare con le impronte

Tutte le terapie odontoiatriche che prevedono la fabbricazione di dispositivi individuali comportano la rilevazione di impronte e lo scambio di manufatti e registrazioni delle arcate del paziente tra studio e laboratorio, con la possibilità di trasmissione crociata dell’infezione per contatto con materiale infetto3.

Le impronte devono essere lavate e disinfettate in studio prima dell’imballaggio, per immersione o tramite spray. È buona norma verificare sempre le norme riguardanti l’attività antimicrobica del dispositivo disinfettante.

Nello studio odontoiatrico gli operatori, prima di inviare il materiale al laboratorio odontotecnico, devono svolgere le seguenti operazioni:

  1. Lavare il manufatto protesico o l’impronta immediatamente dopo la rimozione perché i residui organici se non immediatamente rimossi inibiscono l’azione del disinfettante.
  2. Sterilizzare il materiale in grado di sopportare il trattamento in autoclave o disinfezione fisica (metalli e ceramiche); decontaminare con disinfettante virucida i materiali inadatti a trattamenti fisici (impronte, cere, resine). Le operazioni di disinfezione devono essere eseguite indossando i dispositivi di protezione, possibilmente nella zona operativa dove è avvenuto il trattamento.
  3. Dopo la disinfezione, con guanti puliti, inserire il materiale in un sacchetto e sigillarlo.
  4. Il modulo di prescrizione va compilato al di fuori della zona operativa e posizionato in una busta di plastica separata, per evitarne la contaminazione.
  5. Segnalare in prescrizione il pericolo di contagio e specificare le operazioni di disinfezione svolte. È indispensabile concordare con il responsabile del laboratorio le modalità di trattamento del materiale e delle operazioni di disinfezione e di imballaggio. Si consiglia l’adozione di check-list scritte per tutti gli operatori coinvolti nella gestione dei manufatti.
  6. Protesi dentali, apparecchi e porta impronte in arrivo dal laboratorio devono essere disinfettati con disinfettanti virucidi come sopra indicato, prima di essere introdotti negli ambienti operativi. Attenzione deve essere posta alla disinfezione della confezione di imballaggio e al corretto smaltimento di materiali provenienti dall’esterno.
  7. I materiali permeabili (gesso, alginato) potrebbero non essere completamente disinfettabili nei confronti del COVID-19 e se ne consiglia la gestione con guanti e dispositivi di protezione. Evitare il contatto di manufatti contaminati con modelli in gesso. L’adozione di materiali idrorepellenti (elastomeri da impronta, materiali plastici per modelli) facilita le procedure di disinfezione.
  8. La digitalizzazione di alcune procedure (impronte, stampa dei modelli, moduli di prescrizione) riduce il rischio di contaminazione crociata4.

Cosa scegliere per la disinfezione?

Per la disinfezione delle impronte, Zhermack offre prodotti con elevate performance, dotati di uno spettro d’azione ampio, testato secondo le più recenti norme europee sulla disinfezione e con un’alta compatibilità con i diversi tipi di materiale da impronta.

I prodotti disponibili sono due:

  • Z7 Spray: disinfettante pronto all’uso in formato spray per la rapida disinfezione delle impronte. È a base alcolica con un ampio spettro d’azione ed è compatibile con tutti i materiali da impronta. Non impatta sulla stabilità dimensionale dei materiali e si adatta bene ad una disinfezione rapida (3 minuti) e senza risciacquo. Una sola confezione spray può disinfettare fino a 250 impronte.
  • Z7 Solution: disinfettante concentrato a base di sali d’ammonio quaternario e fenossietanolo. Possiede un ampio spettro d’azione e non altera la stabilità dimensionale delle impronte quindi è sicuro sui materiali utilizzati. Può disinfettare un elevato numero di impronte: con 1 litro di Z7 Solution si possono ottenere 100 litri di soluzione disinfettante (diluizione all’1%). Questo significa che con 1 litro Z7 solution si possono disinfettare fino a 4000 impronte in soluzione per 10 minuti.

Entrambi i disinfettanti, seguendo le indicazioni del produttore, risultano attivi contro il coronavirus.


Bibliografia

  1. Balsano L. Infezione crociata e rischio biologico in ambito odontoiatrico. Il Dentista Moderno- 2012
  2. Finzi G. at al. Linee guida per il corretto utilizzo degli antisettici – disinfettanti. 2009
  3. Chidambaranathan AS, Balasubramanium M. Comprehensive Review and Comparison of the Disinfection Techniques Currently Available in the Literature. J Prosthodont. 2019 Feb;28(2):849-856
  4. Indicazioni operative per l’attività odontoiatrica durante la fase 2 della pandemia Covid-19; 2020.

Vuoi maggiori informazioni sui prodotti e le soluzioni Dental di Zhermack?

Contattaci