21

Ago

Realizzare un mock-up dentale diretto alla poltrona

Ora che le persone sono sempre più informate su ciò che può e non può essere fatto per migliorare l’aspetto del proprio sorriso, spetta all’odontoiatra riuscire ad interpretare i desideri dei propri pazienti e tramutarli in realtà, dal punto di vista funzionale e morfologico. Un paziente di questo genere è spesso fortemente motivato, ma anche molto esigente.

È dunque particolarmente importante garantire informazioni complete e corrette prima della terapia e dare comfort anche durante le fasi che portano dall’inizio alla fine delle cure. Tutto ciò può essere svolto con l’effettuazione di un provvisorio che funga da mock-up diagnostico e da riabilitazione ad interim.

L’obiettivo principale è comunque realizzare un provvisorio che garantisca integrità soprattutto a livello del contorno e che, possibilmente, minimizzi le necessità di modifiche prima della cementazione provvisoria. Il mock-up dentale è essenziale per il clinico oltre che per il paziente, in quanto, quando ben eseguito, costituisce il modello su cui realizzare una perfetta faccetta definitiva.

I materiali più utilizzati

Il materiale di uso più comune adoperato per i provvisori è generalmente la resina di polimetilmetacrilato (PMMA), ma trovano impiego in laboratorio anche polietil e polivinilmetacrilato, resina composita in bis-acrilato e uretano dimetilacrilato.

Di particolare utilità in riabilitazioni estetiche possono essere poi quelle resine in grado di polimerizzare in maniera auto-foto. Quest’ultimo materiale può risultare particolarmente utile nell’ambito della realizzazione di un provvisorio diretto alla poltrona.

La realizzazione del provvisorio

Il mock-up per riabilitazione estetica di questo genere può essere realizzato dal laboratorio, oppure direttamente alla poltrona a partire dall’impronta della ceratura diagnostica, situazione che ci si prefigge di replicare a fine trattamento, permettendo in entrambi i casi al paziente di valutare quale sarà il risultato finale e richiedere eventuali modifiche prima della finalizzazione del caso.

Nel caso di un provvisorio/ mock-up diretto, un protocollo semplificato può prevedere:

  • impronta in silicone della ceratura diagnostica
  • inserimento di resina auto-foto nell’impronta ottenuta
  • calzata in bocca sugli elementi della stessa
  • rimozione degli eccessi
  • attesa dell’indurimento del materiale
  • rifinitura

Qualora il paziente e il clinico siano soddisfatti della pre-visualizzazione del risultato si procederà limando gli elementi dove necessario.

L’uso di restauri provvisori come fase temporanea durante la riabilitazione con faccette in ceramica serve a numerosi scopi. In situazioni in cui le superfici dei denti sono state alterate, i restauri provvisori proteggono le superfici preparate, di elementi spesso non devitalizzati, da stimoli esterni che potrebbero far insorgere fastidiosa sensibilità e dall’insulto diretto dell’ambiente del cavo orale.


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